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La storia di Jelena e Suncica che con coraggio si battono per le unioni civili in Serbia

Jelena Dubovi e Suncica Kopunovic sono due donne serbe, da 4 anni hanno una relazione, e hanno deciso di lottare affinché il loro paese riconosca legalmente la loro unione. La Serbia, nonostante dal 2017 sia guidata dalla prima ministra Ana Brnabic, lesbica dichiarata, non garantisce alcun diritto alle coppie dello stesso sesso, oltre ad essere nella lista dei paesi meno LGBTI friendly d’Europa.

La battaglia di Jelena e Suncica è tutta legale. Il 17 aprile 2019, infatti, le due donne si sono recate al Comune di Novi Sad, dove risiedono, per registrare la loro unione. Dopo qualche settimana, il 3 maggio, il Settore per lo status personale dei cittadini a Novi Sad e il Dipartimento per la procedura amministrativa hanno respinto la loro richiesta: le uniche relazioni che possono essere registrate sono i matrimoni e le condizioni per la validità del matrimonio non sono soddisfatte, trattandosi di persone dello stesso sesso. 

Jelena e Suncica non sono le uniche ad essersi rivolte in Comune, lo stesso iter (con lo stesso risultato) è stato seguito due coppie dello stesso sesso di Belgrado. A differenza degli altri, però, Jelena e Suncica hanno deciso di non restare nell’anonimato, e hanno lanciato una campagna di crowdfunding per sostenere le spese legali di quella che sarà la prima causa pilota per il riconoscimento dei diritti delle coppie gay e lesbiche in Serbia.

La coppia è seguita dall’avvocata Marjana Majstorovic, che da tempo si batte per i diritti LGBTI nel paese. La causa di Jelena e Suncica è inoltre sostenuta da Equal Rights Trust, associazione di legali con base a Londra, che si occupa di uguaglianza e del rispetto della Convenzione europea sui diritti umani.

La strategia giuridica è quella di impugnare il rifiuto e portare il caso dinanzi all’Ombudsman, Organo di protezione dei cittadini, dinanzi alla Corte Costituzionale e se fosse necessario arrivare alla CEDU a Strasburgo. La scopo è dimostrare che la mancanza di diritti per le coppie dello stesso sesso in Serbia rappresenta un grave atto di discriminazione.

Jelena e Suncica sono anche consapevoli che per vincere la loro battaglia, devono sensibilizzare l’opinione pubblica, in modo da costruire una vera e propria base che superi i confini della Serbia. La causa pilota che stanno portando avanti avrà tempi lunghi e un percorso tortuoso, in un paese dove i manifestanti al Pride possono sfilare solo se circondati da poliziotti armati.
Avvocatura per i Diritti LGBTI 
Rete Lenford

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