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Muhammed Wisam Sankari, il rifugiato siriano gay che venne ammazzato dalla Turchia con la complicità dell'Europa

IN RICORDO DI MUHAMMED WISAM SANKARI, RIFUGIATO SIRIANO OMOSESSUALE. AMMAZZATO IL 6 AGOSTO 2016 DALLA TURCHIA CON LA COMPLICITÀ DELL'EUROPA

Questa è la storia di Muhammed Wisam Sankari, rifugiato siriano fuggito da casa sua nel 2015 perché omosessuale.
Fuggiva da ISIS. Fuggiva da Assad. Fuggiva dai ribelli. Non c'era posto per lui in Siria, da qualunque parte della barricata.
Ma Muhammed Wisam Sankari non è mai arrivato in Europa. È stato costretto all'accoglienza turca. E così Muhammed Wisam Sankari da un anno viveva ad Istanbul, nel quartiere conservatore Fatih.
Nel febbraio 2016 Muhammed Wisam Sankari fu rapito da un gruppo di islamisti pro-Erdogan sotto casa sua. Fu portato in un bosco li vicino, torturato e stuprato. Si salvò per miracolo riuscendo a scappare.
Due giorni dopo sporse denuncia.
La polizia non aprì nemmeno il fascicolo. Non perse manco il tempo a simulare attenzione per l'accaduto.
Il 1° agosto 2016 Muhammed Wisam Sankari esce di casa e non vi fa più ritorno.
Muhammed Wisam Sankari è stato ritrovato il 3 agosto 2016. A 500 km da casa.
Muhammed Wisam Sankari e stato rapito di nuovo, torturato di nuovo, stuprato di nuovo.
Ma questa volta lo hanno massacrato con spranghe e coltelli. Con una violenza tale che 2 lame si sono rotte e sono rimaste nel suo corpo.
Gli hanno strappato le viscere dall'interno e lo hanno decapitato.
Anche questa volta la polizia non ha intenzione di fare un bel niente.

Questa è la storia di Muhammed Wisam Sankari, ragazzo.
Fuggito da casa sua per paura di essere gettato dal tetto di un palazzo e finito ancora peggio alle porte di un'Europa cieca e sorda che ha dato 9 miliardi di euro al macellaio Erdogan e ai suoi invasati per tenerci al sicuro dai tanti Muhammed Wisam Sankari colpevoli solo di voler vivere lontani dal fanatismo religioso.

Il sangue di Muhammed Wisam Sankari è ancora sulle nostre mani. Soprattutto sulle nostre mani.

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