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Minacce di Morte al Molise Pride. Gli organizzatori:"Chiediamo solidarietà alle istituzioni"

Minacce al Molise Pride a pochi giorni della manifestazione che si terrà a Campobasso il 27 luglio 2019 alle ore 16, con partenza da Piazza Vincenzo Cuoco.

A pochi minuti di distanza dalla pubblicazione sulla pagina de "Il Quotidiano" di un articolo dedicato alla manifestazione, sono apparsi sotto al post tutta una serie di commenti schifosi e traboccanti di odio. E non sono mancate, purtroppo le minacce di morte.

Immediata la reazione degli organizzatori che hanno diffuso un comunicato stampa in cui chiedono la solidarietà e l'intervento delle istituzioni molisane:

MOLISE PRIDE: MINACCE DI MORTE SUI SOCIAL. CHIEDIAMO SOLIDARIETA' ISTITUZIONI
Manca poco alla manifestazione Molise Pride che si terrà a Campobasso il 27 luglio 2019 alle ore 16, con partenza da Piazza Vincenzo Cuoco.
Non si placa però l'odio sui social verso la manifestazione, da sempre pacifica e svolta nel rispetto di tutti. Dopo la notizia della concessione del patrocinio da parte del Comune di Campobasso, a cui va il nostro ringraziamento, sono stati però diversi i commenti che richiamavano al mettere al rogo i manifestanti e portarli nei campi di concentramento.
Ovviamente questo non ci fa paura e in piazza sabato saremo tantissimi a dimostrazione che l'amore non si odia.
Segnaleremo il tutto sul sito della Polizia Postale, nella sezione specifica e invitiamo tutti a farlo (https://www.commissariatodips.it/area-riservata/accedi.html…) perché chi augura morte e deportazione non può essere giustificato.
Le isole Tremiti, che fanno parte del patrimonio visivo della costa molisana, pur appartenendo alla Puglia, sono state il luogo del confino per gli omosessuali durante il fascismo. Per questo dedicheremo il ricordo di chi è stato deportato alle Tremiti e sterminato nei campi di concentramento durante la manifestazione, per ricordare che tali commenti non sono ammissibili.
Facciamo appello alle Istituzioni. Non solo al Comune di Campobasso che ha appena concesso il patrocinio, ma anche al Presidente della Regione Donato Toma che, seppur negando il patrocinio, si è mostrato vicino alla lotta all'omofobia nella lettera di risposta. Serve un segnale forte da parte delle Istituzioni, prendendo le distanze da chi odia

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