La drammatica storia di Elbrus che l'Europa vuole rispedire in Cecenia
Nella vita fa il contadino.
Ma Elbrus è anche bisessuale e per questo è stato minacciato e ricattato e infine rapito torturato dalla Polizia cecena.
Elbrus una volta liberato grazie ad alcuni attivisti di Russia LGBT Network è riuscito a fuggire prima Mosca e poi a Belgrado.
Da Belgrado è riuscito a raggiungere fAmsterdam, dove chiesto lo status di rifugiato.
Ma le autorità olandesi lo hanno tenuto 6 mesi in un campo profughi e poi gli hanno negato il visto. "Non riesce a dimostrare la sua appartenenza alla comunità LGBT" dicono le autorità olandesi. Questo vuol dire deportarlo in Cecenia.
Questo vuol dire condannarlo a morte.
E così Elbrus fugge in Spagna.
"Sarò rapito e probabilmente ucciso se torno in Cecenia. Le forze di sicurezza mi hanno sottoposto a torture e umiliazioni, picchiato, ricattato. La ragione è il mio orientamento sessuale e quello che ho fatto. Promettono di uccidermi se torno in patria." dice Elbrus.
Per fortuna adesso Elbrus non è solo.
Di lui si sta occupando Acathi, un'associazione LGBT di Barcellona, che gli ha offerto alloggio e assistenza legale per la richiesta di visto da rifugiato in Spagna.
Spesso sentiamo ripeterci la frase "l'Europa muore se...". Di solito legata a temi economici.
Ecco. Noi pensiamo che l'Europa muoia quando nega lo status di rifugiato ai tanti Elbrus che fuggono da paesi in cui lo stato ti tortura e ti ammazza per la tua identità di genere o per il tuo orientamento sessuale.
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