Hong Kong esclude la chiesa cattolica dal dibattito legale e legislativo sul matrimonio egualitario
Il giudice Anderson Chow Ka-ming ha pronunciato una sentenza contro la diocesi cattolica di Hong Kong.
Questo giudice di Hong Kong infatti si è pronunciato contro la diocesi cattolica di Hong Kong, che pretendeva di entrare a pieno titolo nel dibattito legislativo sui matrimoni egualitari, affermando che la questione è legale/legislativa e non religiosa.
La Città al momento non riconosce i matrimoni omosessuali, anche se in seguito a una decisione della Corte Suprema dello scorso anno riconosce i matrimoni contratti all'estero anche fra persone dello stesso sesso.
La diocesi cattolica di Hong Kong era entrata a gamba tesa nel dibattito, sostenendo che avrebbero fornito loro allo Città un "quadro normativo completo" del matrimonio fondato sui valori cristiani, ma il giudice Chow Ka-ming si è opposto.
Nella sentenza, il giudice Chow Ka-ming ha dichiarato: "È necessario sottolineare che la corte non può "arbitrare" questioni morali, religiose o teologiche e non decide i casi sulla base di tali considerazioni. Le sole regole seguite della corte sono quelle determinate dall'applicazione della legge"
Il caso in oggetto che ha portato a questa sentenza riguarda una lesbica conosciuta solo come M.K. la quale sostiene che il non essere in grado di formare un'unione civile con la sua partner viola il suo diritto alla privacy e all'uguaglianza, e che questo viola la mini-costituzione della Città.
Il suo caso sarà ascoltato dal 28 maggio. La diocesi cattolica di Hong Kong aveva chiesto di poter intervenire nel dibattito davanti alla Corte per fornire quello che secondo loro è l'unico matrimonio possibile ossia quello fondato sui valori cristiani. Il giudice ha detto no.
Il sostegno alla legalizzazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso a Hong Kong è salito del 12% in un periodo di quattro anni.
Seen Yiu-tung, un accademico che ha preso parte allo studio, ha dichiarato: "Il nostro studio mostra che il sostegno ai diritti delle coppie omosessuali è cresciuto notevolmente nel breve periodo".
Lo studio ha anche rilevato che c'era un'enorme discrepanza tra la legge e l'opinione dei residenti della città.
"Mentre il 69 per cento della popolazione di Hong Kong afferma di volere una legge per la protezione contro la discriminazione basata sull'orientamento sessuale, il governo di Hong Kong non ha ancora adottato questa legislazione", ha spiegato Kelley Loper, direttore del Centro di diritto pubblico comparato di Hong Kong.
FONTE QUI
Questo giudice di Hong Kong infatti si è pronunciato contro la diocesi cattolica di Hong Kong, che pretendeva di entrare a pieno titolo nel dibattito legislativo sui matrimoni egualitari, affermando che la questione è legale/legislativa e non religiosa.
La Città al momento non riconosce i matrimoni omosessuali, anche se in seguito a una decisione della Corte Suprema dello scorso anno riconosce i matrimoni contratti all'estero anche fra persone dello stesso sesso.
La diocesi cattolica di Hong Kong era entrata a gamba tesa nel dibattito, sostenendo che avrebbero fornito loro allo Città un "quadro normativo completo" del matrimonio fondato sui valori cristiani, ma il giudice Chow Ka-ming si è opposto.
Nella sentenza, il giudice Chow Ka-ming ha dichiarato: "È necessario sottolineare che la corte non può "arbitrare" questioni morali, religiose o teologiche e non decide i casi sulla base di tali considerazioni. Le sole regole seguite della corte sono quelle determinate dall'applicazione della legge"
Il caso in oggetto che ha portato a questa sentenza riguarda una lesbica conosciuta solo come M.K. la quale sostiene che il non essere in grado di formare un'unione civile con la sua partner viola il suo diritto alla privacy e all'uguaglianza, e che questo viola la mini-costituzione della Città.
Il suo caso sarà ascoltato dal 28 maggio. La diocesi cattolica di Hong Kong aveva chiesto di poter intervenire nel dibattito davanti alla Corte per fornire quello che secondo loro è l'unico matrimonio possibile ossia quello fondato sui valori cristiani. Il giudice ha detto no.
Il sostegno alla legalizzazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso a Hong Kong è salito del 12% in un periodo di quattro anni.
Seen Yiu-tung, un accademico che ha preso parte allo studio, ha dichiarato: "Il nostro studio mostra che il sostegno ai diritti delle coppie omosessuali è cresciuto notevolmente nel breve periodo".
Lo studio ha anche rilevato che c'era un'enorme discrepanza tra la legge e l'opinione dei residenti della città.
"Mentre il 69 per cento della popolazione di Hong Kong afferma di volere una legge per la protezione contro la discriminazione basata sull'orientamento sessuale, il governo di Hong Kong non ha ancora adottato questa legislazione", ha spiegato Kelley Loper, direttore del Centro di diritto pubblico comparato di Hong Kong.
FONTE QUI
Nessun commento