A Trieste il rosario anti-Pride lo annuncia e promuove Forza Nuova.
«I cattolici romani si preparano a una mobilitazione e una preghiera pubblica in riparazione al gaypride della capitale. L’8 giugno anche Trieste sarà spettatrice della scandalosa sfilata del gaypride».
Lo rileva il consigliere comunale Fabio Tuiach.
«La risposta cattolica allo scandalo pubblico è la preghiera pubblica. Alle 16 e 15 dell’8 giugno presso la chiesa della Beata Vergine del Rosario il parroco don Stefano Canonico guiderà un S. Rosario per la famiglia naturale. Siamo tutti invitati a partecipare oranti».
«Tra poco consiglio comunale chiederò agli altri consiglieri della maggioranza di unirsi in preghiera perché in democrazia almeno non ci può essere proibito di pregare spero!»
Con queste parole Fabio Tuiach, consigliere comunale già espulso dalla Lega per aver detto che il femminicidio è un'invenzione della sinistra, ora esponente di Forza Nuova, annuncia un rosario di riparazione contro lo "scandalo pubblico" del FVG Pride.
Tuiach è recidivo. Già nel gennaio scorso aveva presentato una vergognosa mozione in consiglio comunale con la quale offendeva le persone LGBT, rivendicava l'assurda pretesa di poter privare i cittadini LGBT dei diritti costituzionali di manifestare liberamente e di esprimere le loro idee e opinioni e suggeriva senza mezzi termini vere e proprie forme di segregazione.
"Considerato da quanto appreso da un sito internet e dal nostro quotidiano che la nostra città potrebbe ospitare un gay pride, una manifestazione dove delle persone ostentano la propria sessualità senza preoccuparsi dei minori che potrebbero assistere involontariamente ad atti osceni in luogo pubblico;
Considerato che la difesa dei principi cristiani e dell’ordine naturale è una prerogativa di questa maggioranza e che i gay pride in passato si sono macchiati di sconcerie ed atti osceni anche davanti ai bambini, usando tra l’altro slogan e travestimenti in disprezzo in particolare verso la religione cattolica;
Appurato che l’atto omosessuale ostentato al Gay pride è un abominio e un peccato mortale per la nostra religione e quindi un Gay pride nella nostra città sarebbe in contrasto con i valori che hanno permesso democraticamente l’elezione di questa maggioranza comunale;
considerato che è prevista una contro manifestazione con i pericolo di scontro tra i due cortei con valori opposti oltre alla possibilità di disordine per i cittadini e le famiglie per l’arrivo dei manifestanti
Il consiglio comunale invita il Sindaco e l’assessore competente
a fare il possibile per opporsi a questa manifestazione nel nostro Comune cercando un accordo con la Prefettura per negare e prevenire la vista di oscenità ai cittadini. Se questo non sarà possibile, a richiedere al Prefetto di spostare la manifestazione del Gay Pride in un luogo isolato come la stazione Marittima e far chiudere tutte le strade adiacenti per evitare che i cittadini vengano in contatto con questa manifestazione
a richiedere alla Diocesi di Trieste di organizzare, con tutti i cattolici, un rosario pubblico riparatore all’abominio del Gay pride."
Qui di abominevole e che mette i brividi c'è solo un consigliere comunale che usa le istituzioni laiche per promuovere azioni religiose volte alla discriminazione di una parte della popolazione.
Abominevole, sì, è l'uso istituzionale della religione a scopo di incitare, promuovere e sostenere l'omobitransfobia.
Forza Nuova ama metterci in guardia dai pericoli del fondamentalismo religioso islamico, ma in realtà il loro non è antagonismo è concorrenza.
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