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Timmermans, Jourová e Mogherini schierano la Commissione Europea al fianco della comunità LGBT+



Venerdì 17 maggio è la Giornata internazionale contro l'omofobia, la transfobia e la bifobia, che richiama l'attenzione sulle discriminazioni subite dalla comunità lesbica, gay, bisessuale, transgender e intersessuale (LGBTI) nell'UE e in tutto il mondo.
Il primo vicepresidente Frans Timmermans ha dichiarato: "La Commissione europea condannerà sempre con forza la violenza, la discriminazione, le molestie e l'incitamento all'odio sulla base dell'orientamento sessuale, dell'identità di genere o delle caratteristiche sessuali. Tutti hanno il diritto di vivere liberi dalla disumanizzazione, da illeciti trattamenti o persecuzioni, indipendentemente da come ci identifichiamo e indipendentemente da chi amiamo, e questo diritto deve essere difeso con forza se vogliamo affermare il principio di uguaglianza nella società.

Il commissario Věra Jourová ha aggiunto:"La discriminazione della comunità LGBTI nell'UE tocca molti aspetti della vita, come l'occupazione, la sicurezza e la protezione sociale, l'istruzione e la salute. Esprimere in pubblico il proprio orientamento sessuale e identità di genere, come tenersi la mano per strada o condividere un'immagine sui social media, può scatenare troppo spesso commenti distorti e odiosi o addirittura con la violenza. Abbiamo avviato una serie di azioni a livello dell'UE, ma gli Stati membri svolgono un ruolo fondamentale nel rendere efficaci questi sforzi. Pertanto invito vivamente gli Stati membri a mantenere ed implementare le proprie iniziative.

Anche l'alta rappresentante / vicepresidente Federica Mogherini ha rilasciato  una dichiarazione a nome dell'Unione Europea:
"In occasione della giornata internazionale contro l'omofobia, la transfobia e la bifobia, l'Unione europea ribadisce il suo indefettibile impegno a promuovere e proteggere i diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuali (LGBTI). In tutto il mondo valori culturali, tradizionali o religiosi continuano a essere utilizzati per giustificare le persecuzioni, le discriminazioni, il bullismo e i maltrattamenti gravi nei confronti delle persone LGBTI, spesso caratterizzati da reati generati dall'odio e da forme estreme di violenza, compresi la tortura e l'omicidio.
In 72 paesi le leggi in materia di orientamento sessuale continuano a configurare come reato gli atti sessuali con persone dello stesso sesso e, in altri paesi, le leggi non offrono il livello di protezione necessario, consentendo quotidianamente varie forme di discriminazione in tutti gli ambiti della vita delle persone LGBTI.
L'UE ribadisce con forza che la discriminazione nei confronti delle persone LGBTI pregiudica i principi più elementari in materia di diritti umani sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. L'UE continua a lottare contro l'impunità concernente gli atti di discriminazione e di violenza nei confronti delle persone LGBTI sia all'interno che all'esterno del suo territorio. In tale contesto, la Commissione ha pubblicato un "Elenco di azioni per far progredire l'uguaglianza delle persone LGBTI" che deve essere attuato dalla Commissione tra il 2016 e il 2019 e che comprende attività in vari settori strategici pertinenti quali la non discriminazione, l'istruzione, l'occupazione, la salute, la libera circolazione, l'asilo, l'incitamento all'odio/i reati generati dall'odio, ma anche l'allargamento e la politica estera.
Nel quadro della sua azione esterna l'UE intrattiene dialoghi politici regolari con i paesi terzi e sostiene le organizzazioni della società civile attraverso un'assistenza finanziaria mirata. Dal 2016 l'UE ha sostenuto 16 progetti attuati da organizzazioni della società civile in Asia, Africa, America latina ed Europa orientale, per un valore di 5,2 milioni di EUR. Nel 2018 l'UE ha lanciato un invito specifico a presentare proposte per un valore di 10 milioni di EUR a sostegno delle organizzazioni LGBTI in tutto il mondo. Inoltre, la recente adozione degli orientamenti dell'UE in materia di diritti umani sulla non discriminazione rafforza gli esistenti orientamenti dell'UE per la promozione e la tutela dell'esercizio di tutti i diritti umani da parte delle persone LGBTI.
Innumerevoli difensori dei diritti delle persone LGBTI che lavorano per denunciare le ingiustizie e dare voce a coloro che subiscono l'oppressione e la discriminazione sono spesso oggetto di attacchi in Europa e in molte parti del mondo. Questa è la ragione per cui, dal novembre 2018, l'UE sostiene, attraverso il suo strumento per la democrazia e i diritti umani, i difensori dei diritti umani delle persone LGBTI e le loro organizzazioni operanti in aree in cui le persone LGBTI sono maggiormente a rischio di discriminazione.
L'UE, di concerto con i suoi Stati membri, continuerà a sostenere il lavoro essenziale di questi difensori e non cesserà fino a quando tutte le persone LGBTI non potranno vivere liberamente e in sicurezza" 


La sede della Commissione Europea si è illuminata con i colori della bandiera arcobaleno in segno di supporto alla comunità LGBTI e ai suoi alleati.
L'Agenzia dell'UE per i diritti fondamentali e circa 30 missioni diplomatiche in tutto il mondo hanno pubblicano una dichiarazione congiunta per celebrare questo giorno.
Oggi, la Commissione ospita anche, sotto la responsabilità del Commissario Günther Oettinger, un evento per il personale della Commissione europea sul tema "Reti Arcobaleno: Quanto sono importanti?"
Il 15 giugno invece, il commissario Jourová si unirà al carro della Commissione europea alla parata dell'EuroPride di Vienna.

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